BLU, ROSSO, GIALLO e VERDE sono i colori che contraddistinguono i tavoli attorno ai quali siedono ogni mattina gli alunni e le alunne della classe in cui lavoro. Al tavolo si lavora per gruppi o in modo individuale: vengono integrati vari livelli di aggregazione e le attività sono anche differenziate. Gli scaffali a giorno permettono di organizzare i materiali degli alunni. La pannellistica indica incarichi ed aspetti organizzativi della classe. Questa modalità didattica è stata proposta anni fa dalla Scuola Senza Zaino. Oggi, queste architetture scolastiche e le metodologie caratteristiche di questo modello, vengono descritte e proposte nella scuola innovativa e del futuro. L’innovazione si realizza se prima esiste una visione e una sperimentazione sul campo.
L’aula non ha l’aspetto al quale siamo da sempre abituati, ma ha aree di lavoro da gestire : i tavoli, l’agorà e gli angoli. I tavoli sono il cuore dell’organizzazione scolastica e dell’ambiente di apprendimento. Tutto questo offre un ambiente ricco di opportunità relazionali ed è grazie a questa nuova architettura dell’aula che si realizza inevitabilmente un cambiamento della didattica. Oltre a questi spazi tutte le classi della mia scuola sono dotate di dispositivi mobili e di tecnologia digitale fissa, come le lim. ” La lezione frontale acquista senso in continuità e complementarietà con altri momenti didattici che possono richiedere attività individuali o da svolgere in gruppi di pari, di piccole o medie dimensioni, restituzioni e presentazioni in plenaria, discussione e brainstorming…è chiaro che questa varietà di azioni non può essere ospitata nella classe mono-setting che tutti conosciamo” (Ambienti di apprendimento innovativi – Una panoramica tra ricerca e casi di studio18 MARZO 2016 DI ELENA MOSA E LEONARDO TOSI).
L’aula diventa un laboratorio dove l’offerta dei materiali, di proprietà comune, è sia di strumenti tattili che digitali. Le tecnologie possono e devono vivere integrandosi naturalmente.
Lo spazio d’azione, uno strumento per insegnare