Che fosse una classe elettrica lo avevamo già capito da tempo, ma questo Natale ne abbiamo avuto la conferma😉 !

Abbiamo progettato un percorso molto legato alla nostra tradizione come La Notte Santa di Guido Gozzano, i canti rigorosamente ascoltati dai nonni e dai genitori degli alunni di 4A.

A Natale come non raccontare una storia con matite, fiocchi di neve, brillantini, led, forbici, luce, musica, paglia e tanti mattoncini colorati?

Abbiamo così scelto quella del Presepe in cui per la prima volta, San Francesco d’Assisi rappresentò la natività di Gesù in una grotta vicino a Greccio (Rieti). Il desiderio di rievocare la nascita di Gesù viene a Francesco durante un viaggio in Palestina. Ottenuto il permesso da Onofrio III, San Francesco torna in quella Greccio che gli “ricordava Betlemme” e disse al castellano ed amico Giovanni Velita: “Voglio celebrare teco la notte di Natale. Scegli una grotta dove farai costruire una mangiatoia ed ivi condurrai un bove ed un asinello, e cercherai di riprodurre, per quanto è possibile la grotta di Betlemme! Questo è il mio desiderio, perché voglio vedere, almeno una volta, con i miei occhi, la nascita del Divino infante”. Il 24 dicembre 1223, viene messa in scena la nascita di Gesù bambino. C’erano la grotta, il bue e l’asinello. Nessuno dei presenti prese il ruolo di Giuseppe e Maria, perché Francesco non voleva si facesse “spettacolo” della nascita di Gesù. Solo successivamente nei presepi del mondo sono stati aggiunti gli altri personaggi.

Da questo racconto ne è nato un minilibro d’artigianato….. anche 2.0, come piace a noi!

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